sabato 7 agosto 2010

SCAVO E RESPONSO


Gli scavi hanno rivelato che le "promettenti" segnalazioni  emerse dalle indagini fatte con il georadar erano dovute ad una naturale formazione rocciosa, e non alla presenza di un'opera umana...Peccato...

lunedì 1 marzo 2010

MURA DEL VECCHIO CASTELLO?

Il castello di Crespina, simile a quello di Lari,  si ergeva sopra il Borgo, nell'area della chiesa e del cimitero attuali.

Il muro del cimitero potrebbe essere stato costruito sui resti dell'antico castello medioevale. Al momento è solo un'ipotesi, che speriamo di poter sviluppare e verificare...

lunedì 25 gennaio 2010

MONTE CUCCO, TOMBA ETRUSCA?

Per generazioni i Crespinesi si sono passati la voce che il  Monte Cucco - situato nella incantevole vallata fra La Guardia e Valdisonzi - sia una tomba etrusca.


domenica 24 gennaio 2010

SITI DI INTERESSE ARCHEOLOGCO A CRESPINA

1- LOCALITA’ VOLPAIA NON POSIZIONATA
“Nome rimasto ad un podere della fattoria della Longa, a sinistra della strada che da Crespina va a Perignano e Cenaja, a 3 km a grecale di Crespina, ove fu la chiesa curata di Santo Stefano….per ricordare qualche avanzo di antichità, basti dire che a ponente di san Rocco, presso una fornace che vi esisteva, furono trovati ruderi di antiche fabbriche ed alcuni pilastri ottagoni di mattoni che s’ignora a che spezie di edifizio appartenessero. A settentrione della canonica, ov’è oggi una rimessa, nel 1774, in occasione di scavi per appianare il poggio e per fare lo stradone, furono trovate molte ossa fossili a 20 braccia di profondità, e circa 12 braccia più a ponente furono trovati dei legni impietriti. Il Conte Testa potè radunare diverse vertebre di pesce del diametro di oltre mezzo braccio, e alcuni grossi pezzi d’osso degli stessi invertebrati, che venero mandati a Pisa. Vi furono anche trovate, alla stessa profondità, due medaglie o monete di piombo di piccola grandezza con caratteri e segni oscuri”.
BOCCI 1901 p. 244
ATLANTE FOGLIO 112, p. 185: Individuazione di resti di un edificio con muri di mattoni e pilastri ottagoni
BANTI in MPAA VI, 1943, 106



2 - CIMITERO
notizia di “due sotterranei con qualche arme bianca logorata dalla ruggine, e pochi ordinari utensili”
BOCCI 1901 p. 214, BRUNI 1997 p. 130 nota 3



3 - RILIEVO DEL PODERE LE CAPANNE
notizia di tre tombe a camera, sul versante orientale della valle del sorgente Isola
BRUNI 1997 p. 168 nota 139



4 – MONTECUCCO
sito sepolcrale (?!) Evidente rilievo al centro della vallecola alle spalle di Crespina
(Vedi aggiornamento sul post datato 7 agosto 2010)



5 – BELVEDERE Strutture murarie? Sito difensivo? Edificio?
Villa “distante circa mezzo km ad ostro di Crespina. Qui, in cima al giardino, nella parte orientale, trovasi un tempietto e un bagno, nel quale è una Venere scolpita in marmo, che prima era nel giardino Lanfranchi da S. Maria in Pisa, acquistata dal Testa nel 1774. E’ di buono scalpello, ma non di Michelangelo come un tempo fu creduta”….
In una delle torrette della villa si ebbe “un tempo l’idea di riunire ciò che spettava alla storia dei fossili di queste colline ma non si continuò in questo proponimento”.
BACCI 1901 p. 240
Altrove Bocci dice: “La comunità di ornzana ha il suo territorio composto per la maggior parte di sedimenti antichi marini, trovandovisi una gran quantità di spoglie di esseri organici quali non possono vivere che nelle acque salse, e specialmente di tal natura sono quasi tutte le colline pisane
BOCCI 1901 p. 275
… sul prato è un pubblico oratorio intitolato a Maria Santissima e a san Ranieri… a breve distanza dalla canonica, di faccia alla villa, a 107 m. di altezza, vi è un poggetto di tufo denominato Il Castellare dove si osservano fra le coltivazioni i ruderi di un fortilizio, e dietro l’uccelliera, poco distante, nell’anno 1778 fu scoperto un sotterraneo che sembrava spettare a qualche forte”
BOCCI 1901 p. 241 - 2



6 - CHIESA DI TRIPALLE
Notizia di marmi antichi reimpiegati nella chiesa di Tripalle presso Fauglia tra cui, visto dal Mariti nella canonica (tomo IV lett. XIII), e riportato dal Bocci, “un vaso quadrilungo di marmo pisano, servente allora per acquajo, e che sembrava aver servito all’uso di sarcofago ad un piccolo corpo, oppure per vaso cinerario. Era alto soldi 11, largo 15, e lungo braccia 1 e tre quarti. Eranvi scolpite 8 metope, cioè tre per parte nei lati lunghi e una per ciascuno negli altri lati. Questo vaso era nell’antica pieve di San Giovanni”. Prosegue poi il Bocci a p. 192 “per fonte battesimale si adoprò l’urna di marmo della quale si servivano alla pieve di val d’Isola” sulla quale venne posta un’iscrizione datata 1790.
BOCCI 1901 p. 190, BRUNI 1997 p. 130 nota 3



7 - CEPPAIANO
Notizia di materiali dall’Eneolitico al Bronzo antico
BRUNI 1997 p.132 nota 12